Listly by Salvatore Capolupo
Le principali notizie non verificate che girano in rete: non credere a tutto ciò che leggi, anche se "c'è scritto su internet" :)
BUFALA! Non era il suo compagno di stanza, non avrebbe mai potuto usare Siri, perchè all'epoca non era supportato dall'iPhone. Si veda anche: http://attivissimo.blogspot.it/2014/08/antibufala-assassino-chiede-siri-come.html
BUFALA! Pseudo-scienza SEO spacciata per la verità assoluta che fa molto comodo ad hosting e provider web.
Con questo post mi piacerebbe chiarire una cosa che mi sta abbastanza a cuore, e che riguarda un'idea molto amata (a ragione) da marketer e clienti di ogni tipo): la viralità.
BUFALA! Tra le varie perle pseudoscientifiche di inizio Novecento non può mancare la ricerca effettuata nel 1907 dal dottor Duncan MacDougall per determinare niente meno che il peso dell'anima. Lo scienziato supponeva che l'anima fosse materiale, che avesse massa, e che pertanto il suo peso potesse essere misurato fisicamente ponendo individui prossimi al trapasso su una [...]
Durante questi giorni d'estate sto tenendo le lezioni del mio nuovo corso SEO, la seconda parte di "Come funziona Google", dedicata interamente agli algoritmi e segnali di ranking. Tanti i temi trattati: dai un'occhiata!
Una delle bufale più ricorrenti su internet, è quella dell'auto ad acqua. Quanto sarebbe bello fare il pieno direttamente dal rubinetto di casa?
Il tale si chiamava Stanley Meyer; nel 1980 propose un prototipo di cella elettrolitica ad alta efficienza, in grado di generare tanto idrogeno dall'acqua da riuscire a muovere un' auto. L'elettricità necessaria a far funzionare la cella, secondo Meyer, sarebbe stata fornita dall'alternatore dell'auto stessa, questo avrebbe consentito di muoversi praticamente gratis, realizzando un ciclo energetico chiuso che ad occhio somiglia molto al moto perpetuo, ritenuto non possibile, nemmeno in linea teorica, dalla termodinamica.
Nel 1996 degli investitori si rivolsero a Meyer per avere i diritti sulla sua invenzione, pagando un anticipo di 25000 dollari, e venne incaricato un professore di ingegneria elettrica di esaminare la cella miracolosa. Meyer addusse delle scuse vaghe e non consentì alcuna prova. Dopodichè il brevetto fu esaminato d'ufficio da tre esperti nominati da un tribunale, i quali attestarono che la cella era una semplice cella elettrolitica, normalissima, che non aveva nulla di nuovo da poter essere brevettata. Meyer fu condannato a risarcire la somma agli investitori.
Le bufale sul fascismo: devi ringraziare il Duce se esiste la pensione? Ai tempi del Duce eravamo tutti più ricchi? Grazie al Duce la disoccupazione non esisteva
La leggenda vuole che il nostro inventore avesse costruito le cose più fantascientifiche, come una nave in miniatura che era in grado di pilotare a distanza e che fosse solito profetizzare l’avvento degli automi.
Fantasticò anche sul "raggio della morte", una invenzione che non riuscì mai a realizzare, e da ciò derivò la leggenda secondo la quale avrebbe scoperto il laser. Addirittura c'è chi ha affermato che Tesla fosse riuscito ad abbattere un aereo con questa arma a raggi. Più o meno nello stesso modo nacque la fantasia secondo la quale avrebbe progettato un veicolo volante a decollo e atterraggio verticali, lo stesso che alcuni utilizzano per spiegare in qualche modo gli UFO.
La bufala più incredibile è quella che parla del fatto che Tesla ricavasse energia attraverso l'etere, e che questa potesse addirittura alimentare motori e trasmettersi a distanza: tutte leggende metropolitane per creduloni, smentite dalla ricerca scientifica degli ultimi 130 anni, e che si rifanno ad antichi concetti ridicoli come l'etere, la cui esistenza è scientificamente impossibile come ben sanno gli scienziati, ma si tratta di una credenza viva nel mondo dell'occultismo e questo spiega perché tali ambienti lo abbiano preso come icona su cui speculare.
Parto sempre dal presupposto che tutti gli appelli che ricevo sono bufale fino a prova contraria. Molti utenti, invece, danno per buono tutto quello che leggono sullo schermo del PC. Lo so, il mio è un atteggiamento cinico, ma deriva dall'esperienza: la maggior parte degli appelli è effettivamente falsa.
Do un'occhiata alla coerenza interna del messaggio. Ci sono contraddizioni evidenti? Allora è assai probabile che sia una bufala.
Poi guardo i dati concreti contenuti nell'appello: riferimenti a date, persone, nomi, aziende, indirizzi, leggi o documenti. Se non ci sono riferimenti precisi, anche questo mi fa propendere per la bufala.
Se invece i riferimenti ci sono, li indago tramite i motori di ricerca, come Google: immetto una frase tratta dal messaggio, che va scelta in modo che sia univoca, cioè costituisca una serie precisa e piuttosto insolita di parole che difficilmente compariranno in messaggi diversi da quello che sto cercando. Se non trovo niente nei siti autorevoli (riviste di settore online, CNN, BBC, Amnesty International, per esempio), è probabile che sia una bufala.
Sempre in Google, scelgo l'opzione Groups per cercare la stessa frase nell'archivio dei newsgroup.
Poi visito i siti dedicati alle bufale celebri, che sono tappe obbligate di qualsiasi indagine su catene come queste. In genere trovo che l'appello è già stato analizzato e sviscerato (autenticandolo o meno) in uno o più di questi siti.
Prima di raggiungere una decisione, comunque, cerco di avere più di una fonte, dato che anche le testate più blasonate ogni tanto pubblicano stupidaggini e commettono errori.
Come faccio a decidere se una fonte è autorevole? Seguo due criteri fondamentali: il primo è che le agenzie di stampa, CNN e BBC sono autorevoli perché fanno sì degli errori, ma in genere ci azzeccano (o perlomeno ci azzeccano molto più spesso di tante altre fonti). Il secondo è il criterio del tornaconto. Per esempio, se il Papa dice che ha le prove dell'esistenza di Belzebù, lo considero fonte di parte (ha un tornaconto nell'affermarlo). Se il Papa dice che ha le prove che Belzebù non esiste, lo considero fonte autorevole (perché manca un tornaconto, anzi, dicendolo va contro le proprie convinzioni).
C'è un problema, come segnalano gli esperti linkati in coda a questo articolo: nell'esperimento condotto dai ricercatori NASA anche un esemplare di controllo che non doveva produrre spinta ha prodotto una spinta. L'esemplare di controllo, essendo privo delle modifiche fisiche interne progettate per generare spinta (fessure), non doveva funzionare: serviva per validare il metodo di sperimentazione. Se si provano due dispositivi, uno costruito per funzionare e l'altro costruito per non funzionare, e salta fuori che funzionano entrambi, c'è decisamente qualcosa che non va nell'impostazione dell'esperimento.
Con valori di forza così piccoli, è molto probabile insomma che il risultato sia in realtà un errore. Per esempio, il propulsore non è stato provato nel vuoto, ma in aria, per cui la piccolissima spinta potrebbe essere stata indotta da un flusso d'aria riscaldata dall'apparato.
Spesso mi capita di ricevere la richiesta di guardare un video di qualche sostenitore di tesi di complotto e poi rispondere dettagliatamente alla sua montagna di presunti misteri e alla sua diarrea di domande. Ho preparato una risposta standard che magari può essere utile ad altri che si trovano nei miei panni, per cui la pubblico qui.
Questo articolo vi arriva grazie alla gentile donazione di "lori10*". Sta (ri)cominciando a circolare, non solo in lingua italiana, la "notizia" che il 4 di gennaio prossimo un allineamento straordinario di Giove e Plutone produrrà quattro minuti di assenza di gravità sulla Terra.
Questo articolo vi arriva grazie alla gentile donazione di "lori10*". Sta (ri)cominciando a circolare, non solo in lingua italiana, la "notizia" che il 4 di gennaio prossimo un allineamento straordinario di Giove e Plutone produrrà quattro o cinque minuti di assenza di gravità sulla Terra alle 18:47 ora dell'Europa centrale.